La discesa libera è sicuramente la più spettacolare specialità presente nella rosa dello sci alpino. I discesisti si lanciano senza alcun timore dalla partenza all’arrivo “a uovo”, ovvero in posizione raccolta, ricercando la massima aerodinamicità: tentano di individuare le traiettorie più brevi e incisive ai fini del tempo di gara e lasciano correre gli sci per creare il minor attrito possibile con la neve, raggiungendo velocità a volte superiori ai 120 km/h. Il dislivello della pista nelle gare maschili varia dagli 800 ai 1100 metri, per quelle femminili dai 500 agli 800 metri. Prima della gara è indispensabile partecipare alle prove cronometrate sul tracciato per constatarne la consistenza e la duttilità.
Il super-g può essere paragonato ad una via di mezzo tra la discesa libera e lo slalom gigante. Le gare di supergigante maschile si svolgono su un dislivello che varia dai 500 ai 650 metri. Quello delle gare femminili varia invece dai 400 ai 600 metri. Il tracciato è segnalato con porte blu e rosse che, per le gare maschili devo essere almeno 35, 30 in quelle femminili. Spettacolare quasi quanto la discesa libera, è leggermente più “lento” a causa della dislocazione più precisa delle porte che costringe l’atleta ad affrontare numerosi cambi di direzione e di pendenza alle volte anche a velocità abbastanza sostenute.
Nello slalom gigante le porte sono collocate in posizione più ravvicinata rispetto a quelle delle prove veloci, ed è quindi necessario un grande controllo degli sci e rapidità nell’eseguire i continui cambi di direzione. Il dislivello tra partenza e arrivo varia dai 300 ai 450 metri per la parte maschile, per le gare femminili dai 300 ai 400 metri. La gara si disputa in due manche sulla stessa pista, ma tracciate in maniera differente. Il numero delle porte si ricava dalla percentuale tra l’11 e il 15% del dislivello relativo. In particolare sono in numero compreso tra 56 e 70 per gli uomini e tra 46 e 58 per le donne. durante la seconda manche l’ordine di partenza è fissato in base all’inversione dei primi 30 classificati nella prima, o in casi particolari dei primi 15 classificati.
Nello slalom speciale, la più lenta fra le quattro discipline, ma anche quella che richiede in modo determinate la prontezza di riflessi per affrontare gli innumerevoli cambi di direzione, il dislivello della pista può variare dai 180 ai 220 metri per la prova maschile, dai 140 ai 200 metri nella prova femminile. La gara si svolge in due manche sulla stessa pista ma con differenti tracciati, seguendo le stesse modalità dello Slalom Gigante. Le porte del tracciato devono essere comprese tra un numero di 55 e 75 per gli uomini e tra 40 e 60 per le donne. Molto strette tra loro, impegnano l’atleta in agilità e destrezza per evitare l’inforcata. Le piste delle gare di slalom sono piuttosto ripide, con neve molto dura, spesso ghiacciata artificialmente.
La combinata è determinata dall’unione di una discesa libera e uno slalom speciale. La classifica viene stilata in base alla somma dei tempi finali delle due prove. Questa specialità esalta le doti di polivalenza dell’atleta, in quanto si gareggia tra due discipline agli antipodi fra loro.