Un atto grave e pericoloso ha colpito il cuore del sistema di innevamento programmato a Livinallongo del Col di Lana, precisamente sul versante del Pordoi. Un sabotaggio che non solo mette a rischio la preparazione delle piste, ma solleva serie preoccupazioni sulla sicurezza delle infrastrutture e sul futuro della stagione sciistica.
Un sabotaggio mirato scoperto durante i controlli
Durante i consueti test pre-stagionali, effettuati dalla società Pordoi S.p.A., i tecnici hanno riscontrato un’anomalia nella linea elettrica che alimenta i cannoni per l’innevamento artificiale. Lungo la pista “Arabba”, uno dei cavi principali è stato deliberatamente danneggiato con una punta di trapano.
Un atto deliberato e, al tempo stesso, estremamente rischioso: i cavi trasportano corrente ad alta tensione, fino a 380 volt, e chi ha compiuto il gesto ha rischiato di rimanere folgorato. Questo suggerisce che l’autore abbia conoscenze tecniche avanzate e che abbia scelto con cura il momento di agire per evitare di essere scoperto.
Riparazione tempestiva, ma un segnale preoccupante
Fortunatamente, il danno è stato riparato in tempi rapidi, garantendo che i preparativi per l’avvio della stagione invernale proseguissero senza intoppi. Questi controlli sono fondamentali per assicurarsi che ogni componente del sistema di innevamento – dalle pompe ai generatori fino alle tubature idrauliche – funzioni perfettamente.
Con i periodi di freddo intenso che si riducono a poche giornate l’anno, ogni minuto di preparazione è essenziale per sfruttare appieno le condizioni climatiche favorevoli. Nonostante il sabotaggio, la società è riuscita a mantenere la tabella di marcia per l’apertura delle piste.
Un problema che si ripete
Purtroppo, non è la prima volta che la società Pordoi S.p.A. si trova a fronteggiare atti vandalici e sabotaggi. Negli ultimi anni sono stati segnalati altri episodi, che hanno preso di mira non solo le infrastrutture, ma anche mezzi e attrezzature utilizzati per la manutenzione delle piste.
In merito a questo episodio, la società ha dichiarato:
“Non è il primo caso in questi ultimi anni. Ora abbiamo potenziato il sistema di videosorveglianza.”
L’accaduto è stato immediatamente segnalato alle forze dell’ordine, e la società ha deciso di aumentare le misure di sicurezza, installando nuovi sistemi di monitoraggio per prevenire ulteriori gesti vandalici.
Implicazioni per la stagione sciistica
Se da un lato l’intervento tempestivo ha evitato ritardi, dall’altro questo episodio solleva interrogativi importanti. La sicurezza delle infrastrutture in località di prestigio come Livinallongo del Col di Lana è un tema cruciale, soprattutto in vista di una stagione sciistica che rappresenta un pilastro economico per il territorio.
Il sabotaggio non danneggia solo la società che gestisce gli impianti, ma rischia di compromettere l’immagine di una destinazione turistica amata dagli sciatori e frequentata da visitatori provenienti da tutto il mondo.
Prevenire per proteggere il turismo montano
La decisione di rafforzare i sistemi di videosorveglianza è un passo nella giusta direzione. Tuttavia, sarà necessario un impegno continuo per monitorare le infrastrutture, garantire la sicurezza e tutelare la qualità dei servizi offerti agli appassionati di sci.
Episodi come questo ci ricordano quanto sia importante il lavoro dietro le quinte per rendere le piste pronte, sicure e accoglienti. La capacità di reagire prontamente e la determinazione a non lasciare che atti vandalici influenzino il regolare svolgimento della stagione rappresentano un segnale positivo per il futuro del turismo montano.