Una coppia di sposi sono stati portati con l’elicottero sul Col Gallina, sopra Cortina d’Ampezzo e al cospetto del Lagazuoi, con un elicottero, hanno scattato delle fotografie per il book del loro matrimonio e, sempre a bordo del velivolo, sono rientrati a valle. Questa situazione mette in luce la crescente discussione sull’impatto ambientale legato all’uso di mezzi a motore per finalità che non sempre rispettano l’ambiente montano.
Secondo Santi Padrós, guida alpina e esperto dell’outdoor, il compito di chi lavora in montagna sta diventando sempre più complesso, proprio a causa della necessità di rispettare appieno il contesto naturale, spesso messo in secondo piano. Padrós si riferisce a una responsabilità condivisa nella tutela dell’ambiente, e in particolare alla massificazione delle attività outdoor che rischiano di compromettere la qualità dell’esperienza naturalistica.
Una coppia di sposi sul Col Gallina per scattare foto in elicottero
Nei giorni scorsi, a far parlare è stata una coppia di novelli sposini che ha utilizzato l’elicottero per raggiungere il Col Gallina. Vestiti con i loro abiti da cerimonia, hanno deciso di immortalare il loro giorno speciale tra le maestose rocce e i paesaggi mozzafiato delle Dolomiti. Dopo aver completato la sessione fotografica, sono rientrati a valle sempre a bordo dell’elicottero. Alcuni escursionisti, presenti nelle vicinanze, hanno catturato la scena e sono rimasti sorpresi dall’uso del velivolo per uno scopo che ritengono superfluo.
Il dibattito sull’uso degli elicotteri per scopi non essenziali
La montagna, da sempre sinonimo di pace e connessione con la natura, viene oggi spesso scelta come scenario per servizi fotografici, in particolare per occasioni speciali come i matrimoni. Se da un lato non ci sarebbe nulla di sbagliato, osservano alcuni, dall’altro emerge la questione dell’impiego di mezzi come gli elicotteri per ottenere solo pochi scatti. Questi, oltre a causare inquinamento, generano un notevole disturbo. La critica si concentra sull’uso di mezzi che, in nome del comfort o del prestigio, finiscono per alterare l’equilibrio naturale delle montagne.
La denuncia di Santi Padrós
Già qualche tempo fa, Santi Padrós, guida alpina di origine spagnola che vive nel cuore delle Dolomiti, aveva denunciato l’abuso di elicotteri per finalità sportive non necessarie, come il lancio con la tuta alare dalla Torre Trieste. Secondo Padrós, “Questa estate si sta soffrendo molto la massificazione e l’industrializzazione dell’outdoor e io, nel mio piccolo, sono uno dei colpevoli”. Il crescente turismo di massa e l’uso eccessivo di tecnologie in ambienti naturali incontaminati stanno minacciando il delicato ecosistema montano, spingendo molti a chiedere un maggiore rispetto per questi luoghi.