In Valtellina, 11 gradi registrati a 3.600 metri di altitudine. L’amministratore degli impianti: di notte non ci sono gelate, c’è il pericolo di piste allagate.
Lo Stelvio è costretto a cedere di fronte all’ondata di calore e all’aumento dell’umidità. A 3.400 metri sono stati misurati 11 gradi, portando alla sospensione delle attività sciistiche sul ghiacciaio del Livrio da oggi fino al prossimo lunedì. Le condizioni meteo attuali, che prevedono pioggia e maltempo, hanno spinto i responsabili delle piste del Passo dello Stelvio a sospendere temporaneamente le operazioni.
Questa interruzione è la seconda in due anni consecutivi, sebbene la situazione quest’anno sia notevolmente migliorata rispetto all’anno scorso, quando le alte temperature e lo zero termico a quote molto elevate hanno persistito per l’intero mese di luglio e alcuni giorni di agosto. Quest’anno, invece, le cose sono andate più che bene nel mese di luglio, e lo stesso può dirsi per la prima metà di agosto sul ghiacciaio del Livrio.
È stata la recente ondata di caldo intenso a spingere Umberto Capitani, Direttore Generale della Sifas (la società che gestisce gli impianti), a prendere la decisione precauzionale di chiudere temporaneamente gli impianti per alcuni giorni.
“È sicuramente caldo, non possiamo di certo dire il contrario – afferma Umberto Capitani –, ma quest’anno queste condizioni si sono verificate solo nel corso di questa settimana”.
“Oggi e nei prossimi giorni – aggiunge – sono attese piogge intense e una fortissima umidità. Di notte, in pratica, le piste non gelano e così si rischia di ritrovarsi di fronte a piste di “acqua”, ovviamente non idonee alla pratica dello sci. E così dopo una riunione con gli albergatori abbiamo deciso di chiudere gli impianti fino a lunedì. Poi le cose dovrebbero migliorare perché nei prossimi giorni e la prossima settimana è previsto un abbassamento della temperatura, con lo zero termico che si abbasserà di quota”.