Proprio al centro della Regione Marche si trova quello che è il parco Naturale più grande di questo territorio, quello Nazionale dei Monti Sibillini. Un luogo carico di storia, montagne, leggende e bellissimi paesaggi.
Una meta sempre ambita per chi ha voglia di programmare una vacanza all’insegna del relax, della natura e della scoperta di luoghi inesplorati: natura e bellezza qui nei Monti Sibillini si fondono, in uno spazio che può contare ben 90.000 ettari di parchi e riserve naturali sparsi in tutta la Regione Marche.
Nel Parco dei Sibillini potrete scoprire oltre 20 vette che spiccano sopra i 2000 metri, e tra valli ed alte quote c’è una biodiversità unica che ancora è florida grazie a questo habitat particolarissimo. Potrete scegliere tra una serie di sentieri e percorsi da fare a piedi, in bici o addirittura a cavallo, per immergervi nella storia.
Le leggende dei Monti Sibillini
Tra queste c’è la leggenda della Sibilla, sacerdotessa che, si dice, vivesse in questi monti sin dal Medioevo e che porta con sé magie, stregonerie e profezie. La Grotta dove viveva, Grotta delle Fate, è considerata come la porta d’ingresso del suo regno. Ovviamente da visitare assieme al Museo della Grotta della Sibilla a Montemonaco, in provincia di Ascoli Piceno. Qui potrete ammirare una vecchia pietra con antiche incisioni proveniente dal fondo del Lago di Pilato
Attorno al Monte Sibilla gira il Grande Anello dei Sibillini, che è uno degli itinerari più belli d’Italia, con 124 km da fare in 9 tappe. Sentieri facili ed accessibili a tutti, anche a chi ha disabilità motorie (il più noto è quello di Fiastra che porta lungo le rive del Lago del Fiastrone e quello di Forca di Presta). In genere si parte da Visso e si attraversano pascoli, foreste, borghi (Garulla, Amandola, Rubbiano). Arrivati a Montefortino troverete le Gole dell’Infernaccio: gole naturali formate dal fiume Tenna che si caratterizzano per le piccole cascate a goccia (dette pisciarelle). Da qui, spazio ideale contro la calura estiva, si arriva all’Eremo di San Leonardo, un monastero dell’anno Mille tra il Monte Sibilla e il Monte Priora.
Se invece amate andare in bici ecco che per voi c’è una bellissima rete di 24 percorsi ciclabili per una lunghezza totale di 2000 km, segnalati benissimo con app e che toccano ben 130 comuni della Regione. Marche Outdoor (così il nome) si compone di tre anelli concentrici, e ai piedi del Monte Sibilla passa il terzo anello. Per gli amanti del divertimento su bici ecco invece Sarnano Experiences: un bel comprensorio compreso tra Sassotetto, Fonte Lardina e S.M.Maddalena in cui c’è il Bike Park Mille700, una seggiovia biposto che porta alla baita Mille700 e la partenza di tre percorsi guidati per esperti e per chi ha appena iniziato ad approcciare a questa tipologia di turismo lento.
Il Grande Anello dei Borghi Ascolani è invece un itinerario storico-naturalistico che si puà fare anche a piedi e che si compone di 100 km circa. Si parte dalla Piazza del Popolo di Ascoli Piceno e si toccano 7 tappe che si possono anche fare singolarmente, per ripercorrere quello che era l’anello difensivo dello stato di Ascoli nel Medioevo. Inseriti in questo percorso anche bellissimi scorci naturali come le sorgenti de Lu Vurghe con le loro grotte.
Da scoprire anche tutte le opportunità che offre Bolognola con la sua stazione sciistica, molto attiva anche d’estate con le attività outdoor: aperi-trekking, wellness experience con il percorso rigenerativo e l’esperienza dei Terpeni a Macchia Tonda. Qui c’è anche il Bike Circus, un campo scuola per mountain bike servito da un tapis roulant ideale per grandi e piccini. Il punto di ritrovo è lo ZChalet, con una bellissima terrazza dove si possono degustare tanti prodotti tipici. Da segnalare la possibilità di affittare le mountain bike direttamente a Pintura di Bolognola.
Il tutto naturalmente contornato dalle specialità enogastronomiche di questa terra, tutte legate alla natura e alla storia. Vi consigliamo il Pecorino dei Monti Sibillini: un prodotto antico che deriva dalla transumanza fatto con latte crudo, semicotto e stagionato naturalmente (Presidio Slow Food). Poi ancora la Mela Rosa, coltivata tra i 450 e i 900 metri che è tornata in auge dopo il lavoro della Comunità Montana dei Sibillini. Simbolo di rinascita è invece la fava di Favalanciata, un piccolo borgo di Acquasanta Terme che la comunità Slow Food ha utilizzato per riunire gli abitanti rimasti dopo il sisma del 2016. L’Oliva Ascolana Tenera è poi conosciuta da tutti, regina di ogni piatto qui nel piceno. Per accompagnare questi pasti ci sono i grandi vini: Rosso Piceno (prima DOC marchigiana), pecorino, Passerina, Passito, Passerina Spumante delle Terre di Offida Doc.