USSITA – E’ stato un autunno decisamente poco piovoso e l’inverno non ha ancora fatto vedere un fiocco di neve degno di tale nome. A Ussita e nei comuni montani del territorio la situazione sta diventando preoccupante. Non solo perché ancora non si scia, ma anche per quello che potrà verificarsi nei prossimi mesi in fatto di emergenza idrica. La neve in montagna, infatti, rappresenta una importante risorsa anche per i comuni più a valle che rischiano di rimanere a secco se le sorgenti non si arricchiranno di acqua. E’ chiaro, però, che ad oggi il problema riguarda principalmente il turismo, colpito da questo inverno quasi primaverile. I pochi fiocchi caduti non sono abbastanza per la riapertura delle piste e la situazione, adesso, si sta facendo preoccupante. L’economia del territorio, infatti, fa conto sul turismo e l’assenza della neve rischia seriamente di compromettere l’andamento della stagione.“Stiamo seriamente pensando di chiedere lo stato di calamità – ha spiegato il sindaco di Ussita, Sergio Morosi – I comuni della montagna non possono fare a meno della neve, non solo per quanto riguarda il turismo. Comunque, quella caduta nella nottata, potrebbe essere una prima base da sfruttare anche se non è ancora abbastanza per aprire gli impianti. Non ci resta che sperare”. Fino ad ora, infatti, la situazione, per alberghi e ristoranti del territorio, è rimasta su livelli accettabili grazie alla coincidenza delle festività natalizie. Adesso, però, per il turismo “vero”, e non solo, serve la neve.
Fonte: Corriere Adriatico