Un saluto a tutti gli amici di SciMarche.it!
Mi presento: Marco Sabbatini, 37 anni, nato a Recanati, residente a Civitanova Marche…Canarie e Brasile!
Istruttore IKO di terzo livello (ci sono 3 livelli) dal 2010, con più di 1500 ore di insegnamento e oltre 300 allievi brevettati. Lingue parlate: italiano, inglese, spagnolo, portoghese brasiliano.
Bagnino di salvataggio.
Assistente Istruttore Federazione Italiana Vela.
Laurea in comunicazione d’impresa.
Ho iniziato a praticare il kiteboard nel 2002 quando ancora nelle Marche (e in Italia) era poco conosciuto, con attrezzature e metodi di apprendimento possiamo dire “sperimentali”. Si imparava per tentativi, con scarsi livelli di sicurezza e molta fatica. A motivarmi l’immensa passione per il mare e l’adrenalina che mi dava ogni uscita con la vela: solo chi ha provato almeno una volta può comprendere a pieno la sensazione di sentirsi così presenti, cogliendo pienamente ogni istante di momenti in cui si è in equilibrio totale: con se stessi e con la natura. E’ inebriante!
Una volta imparato ho iniziato subito a viaggiare: ogni vacanza era dedicata al kite; Italia o estero dipendeva dalle condizioni del vento e.. dai soldi!
La passione cresceva di pari passo con l’esperienza e proprio girando il mondo (Grecia, Canarie, Brasile, Capo Verde, Egitto) mi sono reso conto che non mi bastava più il mordi e fuggi di una settimana di ferie.. . Così nel 2010 ho preso il brevetto da istruttore internazionale iniziando ad insegnare a Civitanova nel tempo libero. Nel 2012 il salto: ho fatto della mia passione il mio unico lavoro. Da allora ho lavorato come istruttore in Brasile, nelle Canarie e in Italia.
Fondamentale è stato il percorso intrapreso per diventare istruttore: dal corso di primo soccorso (tutti gli istruttori certificati IKO sono in possesso del brevetto di primo soccorso) alla preparazione vera e propria sul lago di Garda con esame finale in lingua inglese che mi ha permesso di ottenere il brevetto da istruttore IKO (international kiteboarding organization).
La IKO è la più importante organizzazione per il kitesurf a livello mondiale, nasce con lo scopo di far conoscere e promuovere questo sport in tutto il mondo. Oggi conta oltre 410.000 kiteboarders, con una media di oltre 40.000 nuovi certificati ogni anno. Presente in 38 nazioni con una rete di più di 130 centri Kite affiliati, 20 istruttori esaminatori, più di 4000 istruttori certificati.
La formazione IKO prevede l’utilizzo di metodi molto innovativi ideati nel corso degli anni che consistono nel sottoporre l’allievo alla massima sperimentazione dei propri errori. Solo sbagliando si aumenta la percezione del rischio.
Un metodo empirico basato sull’ immediata esperienza che porta ogni persona a poter sbagliare in completa sicurezza.
Si adotta nella prima fase un linguaggio tecnico molto semplificato, portando così l’allievo nel più breve tempo possibile a capire e provare da se gli elementi base che compongono questo sport. Lo scopo è quello di far raggiungere un livello di autonomia tale da diventare un kiter indipendente e consapevole delle proprie azioni.
Grazie a metodi efficaci e sicuri consolidati nel tempo e comunque in continua evoluzione (gli istruttori sono obbligati a superare esami annuali) l’apprendimento negli ultimi anni risulta molto più facile e veloce. Questo è dovuto anche alla grande evoluzione tecnica dei materiali, sempre più facili da usare e sicuri.
E’ perciò uno sport praticabile sin da giovanissimi (ho avuto allievi di 8 anni) e lo scorso anno ho tesserato il più anziano kiter fino ad ora incontrato: 81 anni!
Non serve elevata forza fisica ma è sufficiente saper nuotare e, nel caso dell’Adriatico.. pazienza per aspettare il vento! Questa è infatti una condizione necessaria per poter praticare il kite e, poichè il vento non è presente tutti i giorni, nozioni fondamentali di meteorologia che si apprendono fin dalla prima lezione aiutano a leggere al meglio le previsioni metereologiche in modo da essere pronti a rincorrere il vento.
Questa ricerca delle condizioni migliori (di vento, climatiche e di onde) mi ha portato a lavorare all’estero durante l’inverno. In Brasile in particolare, grazie all’Aliseo che soffia quotidianamente come un ventilatore, si può praticare con costanza e raggiungere in breve tempo ottimi risultati. Paracuru è il posto ideale da questo punto di vista, dove ho tanti amici sia italiani che brasiliani che vivono e lavorano di kite e per il kite, come l’italo-francese Jean Marc Franceschetti che ha fondato la scuola kite “Paracuru strapless center” e che dedica tutte le sue energie e la sua passione nel far crescere questo sport dando la possibilità ai turisti di avere ogni tipo di servizio: camere, ristoranti, bar, istruttori qualificati, rimessaggio e servizio transfert da e per l’aeroporto di Fortaleza. Davvero il paradiso di ogni kiter!
Un consiglio a chi vuole approcciarsi al kiteboard: affidatevi a istruttori qualificati IKO; non lasciate sia un vostro amico o il vostro fidanzato/a a guidarvi nei primi passi fondamentali di questo sport: rischiereste di farvi del male o di farne al prossimo. Il kite può diventare estremo quando non si conoscono le basi sulla sicurezza, sui materiali, sulla meteorologia.. Fondamenti su cui direi sarebbe sciocco risparmiare!
L’istruttore qualificato e con esperienza conosce tutti i potenziali pericoli ma soprattutto le tecniche pratiche per trasmettere queste nozioni con semplicità ed efficacia. Sa adattare il proprio metodo a chi ha di fronte e lavora prevalentemente nel trasmettere sicurezza all’allievo.
Si crea un legame molto forte che spesso diventa amicizia per due motivi fondamentalmente: il primo è che l’istruttore di kitesurf apre le porte su una realtà fantastica (che spesso crea dipendenza)..
E il secondo è che lo fa dando sempre tutto se stesso (se ha davvero passione per la propria professione), perchè con ogni allievo rivive il proprio percorso di apprendimento con una forte empatia. Questo è il bello di questo lavoro: la natura, lo sport ma soprattutto le persone che non finiscono mai di regalarti soddisfazioni!