Per sci escursionismo si intende uno sport nato dall’evoluzione dello sci nordico, grazie al quale si possono affrontare in sicurezza anche tratti di neve non pianeggianti, sia in salita che in discesa.
Lo sci escursionismo è dunque considerato come mezzo per fare escursioni sulla neve su percorsi liberi, senza bisogno di usare tecniche alpinistiche di alto livello.
Utilizzando lo sci come mezzo di locomozione, è ideale per chi cerca un contatto diretto con la natura.
Lo sci usato è a tallone libero, si usano pelli di foca per le fasi di salita e alcune tecniche dello sci di fondo, dello sci alpino e del telemark (modo norvegese di curvare in posizione inginocchiata).
Lo sci escursionismo prende molto da altre discipline, compresi i materiali, come gli sci larghi laminati ed alcuni attacchi specifici (75 mm), che sono più larghi e sicuri.
Oltre agli scarponi in cuoio, poi, si trovano anche scarponi in plastica molto più versatili.
Tutta l’attrezzatura ij plastica, quella da Telemark per intenderci, è in generale molto più rigida, utile su pendii inclinati e per avere molto più controllo sulla sciata.
Risulta però scomoda quando si fanno percorsi con scarsa pendenza, dato che comporta più fatica.
Chi usa invece sci troppo leggeri può avere qualche problema sul ghiaccio, visto che è difficile governarlo quando gli si imprime forza.
Quindi in generale non bisognerebbe usare uno sci rigido ed uno scarpone morbido o viceversa, ma tenere una linea ben precisa tra le varie parti.
– sci rigido + attacco a cavo (o più evoluto) + scarpone in plastica a 3/4 ganci;
– sci morbido e stretto + puntale semplice NN75 + scarpa bassa in plastica (o in cuoio).
Veniamo poi alla lunghezza dello sci.
Quello lungo e stretto non è l’ideale, considerato anche il tipo di neve che abbiamo nei territori italiani. Un buon compromesso potrebbe essere 95/65/85 (larghezza)x 180 (altezza).
Scegliere uno sci lungo vuol dire avere più base di appoggio, soprattutto col Telemark, ma anche avere più difficoltà in salita o in virata.
Mille sono invece i tipi di scarponi, vanno molto quelli in plastica con tre ganci; comodi e non molto rigidi, che non stanca i piedi su escursioni lunghe.
Molto importanti nello sci escursionismo anche altri attrezzi, come sonde e ARVA.
Per gli ARVA scegliete un modello digitale, con funzioni semplici di ricezione ed emissione.
Togliete sempre le pile a fine stagione e rimettetele nuove ad inizio stagione.
Usate pala in metallo (utile su nevi ghiacciate) leggera e scomponibile.
Una sonda da 240 dovrebbe andar bene, ma solo con cavo in acciaio che unisca gli elementi.
Guardate bene anche la colorazione e i riferimenti dei centimetri.
Per la sciolina, la cosa migliore sarebbe far sciolinare lo sci in laboratori specializzati, anche se esistono scioline liquide o spray da dare al volo agli sci.
Il metodo fai da te prevede invece un panetto di sciolina, un ferro da stiro a 100°C e una spatola.
Con la sciolinatura si tolgono impurità e si sigillano i pori della soletta dello sci; una volta tolta e pulito bene lo sci esso sarà anche più scorrevole.
L’operazione va fatta almeno una volta l’anno, per evitare che la neve faccia lo zoccolo sotto lo sci.
La pelle di foca, ricordate, aderisce benissimo allo sci sciolinato senza rischio che si stacchi.