Lo snowboard ha una storia piuttosto recente, che comincia negli Stati Uniti negli anni ’60, e che si collega al surf, visto che un gruppo di appassionati delle onde, per cercare un’alternativa invernale, provarono con le discese innevate delle Rocky Mountains.
Sherman Popper è il primo che prova ad unire due sci per creare una tavola, nel 1965. Le tavole unite avevano delle fasce che fungevano da fermapiedi ed in qualche caso era presente una pinna: erano tavole senza alcuna lamina, e quindi da utilizzare solo su neve fresca. Nel 1969 Milovitch crea alcuni prototipi di tavole da neve e li brevetta col nome di Winterstick: sono tavole di legno resinato rese più solide da un’anima schiumata inserita in laminati.
Le spese per queste tavole sono però proibitive, e negli anni ’80 la produzione si interrompe. Intanto vengono alla luce nuovi prototipi creati da un giovane appassionato di surf, Jack Burton, che nel 1977 inizia a produrre surf da neve fatti di legno d’acero laminato e che presentano attacchi di gomma regolabili, con superficie antisdrucciolo. Con queste tavole vince molte gare, e nel ’79 propone gli attacchi a strap. La prima tavola viene prodotta in 350 pessi e costa 88 dollari. Altra svolta avviene grazie a Tom Sims, produttore di skatebord che incolla del tessuto sopra il legno e dei fogli di alluminio come soletta. Burton prende ispirazione e nel 1980 produce una tavola con soletta in P-tex, strati di legno laminato e lamine.
E’ il 1982 e nel Vermont si organizza il primo Campionato nazionale americano, mentre nel 1984 si diffonde il primo attacco moderno grazie a Jeff Grell. Lo snowboard inizia a spopolare: i campionati diventano gli U.S. Open, Burton apre in Austria una divisione aziendale europea, compaiono le prime riviste di settore (Snowboarder e Absolutley Radical). A dare impulso allo snowboard anche un film, Apocalypse Snow, di Regis Rolland. Il film provoca una diffusione imprevista e nel 1989, a St. Moritz-Livigno, ha luogo il primo contest di snowboard europeo grazie a due movimenti che poi unendosi diedero vita alla Federazione Internazionale Snowboard. Si utilizzano materiali sempre più sofisticati, lamine e attacchi efficaci che permettono di condurre la tavola anche in terreni molto più ripidi e difficili, e le piste americane, francesi, svizzere, austriache e italiane iniziano a dare spazio allo snowboard.
Nel 1994 lo snowboard entra tra gli sport olimpici, e nel ’98 approda ai Giochi Olimpici di nagano, in Giappone. Le esibizioni hanno un grande successo, e lo snowboard viene definito lo sport più spettacolare dei giochi. Molte però furono le polemiche, che toccarono anche grandi personaggi di questo sport come Terje Haakonsen, che non partecipa ai giochi per protesta contro le regole e contro l’idea che l’introduzione dello Snowboard alle olimpiadi fosse solo un pretesto per attirare attenzione verso i Giochi. A Nagano l’italiano Thomas Prugger porta a casa l’argento nello Slalom Gigante di Snowboard.
Oggi lo Snowboard è uno sport in costante crescita praticato da gente di ogni età, vicina allo spirito libero con il quale si vive la montagna. L’attrezzatura si è evoluta e le tavole sono progettate e realizzate in mille modi e per tutti i gusti: tavola per kicker, per box e rail, per piste ghiacciate, per neve fresca, per fuoripista. Anche gli scarponi e gli attacchi hanno subito modifiche: ci sono scarponi con allacciatura semi-automatica ed attacchi che stringono sulla punta. Gli snowpark poi hanno avuto un’impennata dagli anni 2000, con strutture più moderne e divertenti. In Italia va ricordata Livigno, Obereggen, Val senales, Alleghe. Insieme agli snowpark sono nate anche aziende che progettano e realizzano strutture per snowpark.
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