La struttura, già quasi del tutto terminata attende i collaudi e i livellamenti del terreno adiacente. La neve è sciolta, attendiamo con speranza l’ultimazione dell’opera e le sua (speriamo estiva) inaugurazione.
Forse questo è l’anno buono per vedere finalmente le ruspe spianare quella umida, malsana stalla che per anni è stata usata come rifugio.
Ne guadagnerà l’immagine del resort, la salute degli sciatori, e spero le casse del comune se io spero riusciranno come è giusto a legare la sua attività agli impianti con una gestione “romagnola” in grado di deliziare i palati senza sviotare il portafogli di noi sciatori, ma un “deus ex machinae” del comune che faccia sì che i ricavi e i costi del resort e del più redditizio rifugio abbiano una equilibrata e intelligente interdipendenza (scusate la parafrasi, ma non mi occupo di queste cose ma se a Plan de Corones il sistema è ottimo sia per il gestore unico di tutto sia per la clientela non vedo perchè non si potrebbe fare smche qui una cosa simile invece di dare in mano tutto ad un privato come in questo anno o, peggio, come era nel passato