Report Vacanza Epifania a Megeve “Francia”
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7 Gennaio 2013 alle 21:30 #229622Gabriele GemignaniMembro
COMMENTO SULLA VACANZA DI MEGEVE INVIATOCI DA MATTEO BETTINI…….
Una cosa è certa: a distanza di anni, tanti anni, quel particolare alone di magia che avvolge Megeve (nota e incantevole località sciistica francese, situata nell’Alta Savoia) in un modo così avvincente da renderla unica, è rimasto intatto. E’ il primo pensiero che mi è venuto alla mente nel momento in cui, reduce dall’ennesima trasferta affrontata con lo Sci club Senigallia (che proprio a Megeve ha riservato il weekend lungo dell’Epifania di questo nuovo anno: per mio conto, organizzazione e disponibilità hanno rasentato la perfezione, come sempre), mi trovo di fronte ad un foglio di computer immacolato. E le parole, come i fiocchi di neve caduti pochissimi giorni prima del nostro arrivo su quel frangente delle Alpi francesi, in modo da assicurarci una quattro-giorni perfetta di sci (oltre alla neve fresca, a completare il quadretto in perfetta armonia è intervenuto pure un sole di cristallo a tenerci compagnia praticamente per tutto il periodo), si originano spontanee, andandosi ad incastrare inevitabilmente nel posto giusto. Merito anche, c’è da scommetterci, di quei bellissimi, indimenticabili momenti (dissolti ormai nel tempo, ma bene impressi nella mia memoria) trascorsi con la mia famiglia proprio a Megeve, paese di fiabe. Erano gli anni ’90 (e già: ne sono trascorsi davvero tanti, ormai, da quando, ancora un ragazzino, scivolavo libero e felice sulle piste del Mont Jolie o su quelle della Rochebrune…) quando, in procinto di raggiungere la cittadina savoiarda, un clima quasi surreale ci dava il benvenuto. Il due gennaio scorso (giornata di arrivo con la gita organizzata dallo Sci club), personalmente ho riprovato quelle identiche sensazioni di allora. E, sinceramente, è ciò che ho sentito durante i giorni successivi, ascoltando i discorsi di quanti hanno preso parte a questo mirabile weekend lungo. Bè, con le sue casette in legno raffinatissimo, i suoi addobbi mai volgari ma, anzi, sobri e comunque coinvolgenti, i suoi ponti sospesi sul ruscello che si insinua fin dentro i meandri più nascosti del cuore cittadino (oltre ai suoi sfarzosi, e cari a dire la verità(!) negozi), non avevo alcun dubbio che i quasi 60 soci dello Sci club intervenuti si esprimessero, al riguardo, in modo così positivo. Era già tutto detto, tutto scritto. Inoltre, mi sento quasi in dovere di ringraziare la pazienza di Andrea, l’autista di Pettinelli: è ovvio che, in un gruppo composto da decine di persone, qualche contrasto possa emergere (anche se, in realtà, non dovrebbe), ma la sua professionalità, in merito, è fuori discussione: e, grazie anche alla disponibilità degli esponenti del direttivo dello Sci club Senigallia: il V. Presidente Gabriele Gemignani, Liliana Grohmann, Claudio Cesaretti, presenti in territorio francese, tutto è rimasto al suo posto. Davvero un’ottima cosa. Che altro aggiungere? Credo niente di più: questa volta ho volutamente evitato di relazionare giorno per giorno. Di fronte alla maestosità e allo spettacolo (oltre ad un accenno nostalgico affogato nei ricordi) sprigionati da questa nuova e al contempo già vissuta avventura, nel MIO paese (davvero me lo sento come mio, Megeve), lascio quanto vorranno leggere questo report e spaziare ognuno per suo conto, con la propria immaginazione….
Per visionare le foto…http://www.sciclubsenigallia.it/index.php?option=com_zoom&Itemid=24&catid=215 -
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