Scadono le concessioni, dal 2012 a gara!
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26 Aprile 2011 alle 6:22 #229342sertorelliModeratore
Scadono le concessioni, dal 2012 si deve andare a gara
I venti d’Europa soffiano a favore della libera concorrenza e nell’interesse della collettività. Le concessioni per la gestione degli impianti di risalita e le piste da sci scadranno tutte il 30 giugno 2012. Data ultima fissata nel decreto di proroga.
Dopodiché si andrà a “procedura comparativa” ossia ad una gara nella quale vincerà l’offerta ritenuta migliore dalla Provincia, per lo sviluppo del territorio. Lo hanno spiegato nella sede di Confindustria Belluno Dolomiti Bruno Carli e Elena Romano della Direzione mobilità e trasporti della Regione Veneto.
«Rischiavamo la procedura d’inflazione dell’Unione europea» ha detto l’ingegner Carli «e dunque abbiamo dovuto intraprendere questa strada. Abbiamo fissato delle linee guida sulle quali dovranno confrontarsi le province e gli impiantisti per poter avviare le procedure comparative (ossia le regole per ottenere la concessione ndr). Il testo verrà sottoposto prima all’Anef (Associazione nazionale esercenti funiviari), dopodiché dovrà essere approvato dalla giunta regionale».
Una rivoluzione, insomma, benché il funzionario regionale abbia dato ampie garanzie che la norma avrà senz’altro a cuore la difesa dei titolari delle concessioni dall’assalto di ipotetici e facoltosi sceicchi, in grado di acquistare tutto.
«Il soggetto entrante, che si aggiudicherà la concessione» ha precisato la dottoressa Romano «dovrà riconoscere al vecchio gestore l’indennizzo degli impianti secondo il valore stabilito da una perizia asseverata. La Provincia dovrà pubblicare un bando, e nel caso in cui vi siano vari partecipanti, dovrà decidere sulla base dell’interesse pubblico, e quindi a favore di chi porterà maggior beneficio al territorio in termini di progetti ed investimenti. Del resto» ha sottolineato Romano «le stesse regole con le procedure comparative, sono già state avviate anche per il demanio marittimo, per la concessione di darsene, porti e spiagge».
Di durata delle concessioni non si è parlato. Se non accennando al fatto che l’Europa non vede di buon occhio concessioni ultra decennali.
Per quanto riguarda la scadenza tecnica degli impianti la situazione è critica, perché in assenza d’interventi del legislatore la proroga scade al 31 dicembre 2011.
Infatti come ha spiegato Renzo Minella, presidente di Anef Veneto e dopo di lui il presidente nazionale Anef Sandro Lazzari, un pasticcio nel testo inserito nel decreto milleproroghe ha stravolto la norma.«Il testo originale voleva allungare da 2 a 4 anni la proroga per i collaudi degli impianti» ha detto Lazzeri «ma per un errore, il testo uscito dal ministero ha stravolto la norma. Tuttavia, a seguito di un colloquio con il ministro Castelli, ho ricevuto ampie garanzie che entro autunno verrà emanato un Dpcm (decreto presidente consiglio dei ministri) con il quale verrà almeno ripristinata la vecchia proroga dei 2 anni».
Ad oggi, infatti, come ha osservato un gestore di un impianto, «in assenza di un correttivo ci troviamo nella paradossale situazione che gli impianti che, ad esempio, hanno la scadenza tecnica a novembre 2011 dovrebbero avviare tutte le procedure di collaudo per un mese, perché il 31 dicembre 2011 tutto va a scadenza».
L’orientamento, ha assicurato il presidente Anef Lazzari, è quello di fissare con una nuova norma la data del 31 dicembre 2011 come termine per inoltrare le domande per il collaudo.Corriere delle Alpi
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