Forca Canapine (AP-PG): ricordi di neve (07/03/11)
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7 Marzo 2011 alle 21:55 #229317FonzieMembro
20 anni che ti alzi all’alba per scrutare l’orizzonte e scegliere dove spostarti, con tuo padre in auto e gli sci sul tettuccio: dove il cielo è tendenzialmente meno grigio, lì sarà la tua meta (fidandosi assurdamente ben poco di meteo e webcam, da un 5 anni a questa parte).
E così, come oggi, anche se il clima è molto meno rigido, ti svegliavi nel freddo e sapevi che saresti andato in un posto ancora più freddo: dopo la solita rapida colazione deficitaria, sali in auto mentre la città ancora dorme e di tanto in tanto l’unica fantastica compagnia è l’odore caldo che sale dal fornaio di quartiere. Fai scaldare il motore e parti, sperando che le strade sian libere: man mano che il sole si alza sull’orizzonte conti gli sciatori della Domenica che ti sorpassano a tutta birra, sperando che non vadano a rovinarti la giornata, anche se, per ora, avresti una voglia matta di tornare a letto.
Invece stringi i denti, travalichi il senso di costrizione paterna di quando eri piccolo e volevi rimanere davanti alla tv, e ti arrendi alla passione, ciò nonostante la sedentaria settimana lavorativa ti abbia orrendamente svuotato di ogni voglia di fare: così facendo il tuo amore per tutto quel bianco e azzurro viene ripagato, dopo tanti anni, con la vista della tua scia e l’accecante candore di una terra bistrattata ed abbandonata, spingendoti quasi a voler parlare con i faggi, girando attorno alle loro radici.
Introduzione mielosa ad un report su Forca Canapine, altro frutto del boom anni 60 e vera cartolina di quel tempo, visto che tutto è rimasto quasi uguale a 40 anni fa, e anzi peggiorato, in abbandono: mi son limitato con le foto perchè ormai ne ho giga su giga di quel paradiso che è la piana di castelluccio (trovate qualche mio esempio esplicativo qui http://www.panoramio.com/user/1303735/tags/Sibillini ), che almeno una volta va visitata, per il paese che si erge sopra le nubi o per la fioritura.
Da qui in poi parlerò molto al passato: unico modo per descrivere un impianto che trascina il proprio stato comatoso.
‘Nnamo.
Il “terribile” skilift della pista 1, in tempi normali (15 anni fa), ogni mattina erano -15 gradi qui a valle ed il primo impianto OBBLIGATORIO da prendere era questo thriller ghiacciato :PAAU (tempo bruttino, in miglioramento dalle 12)
Lo ammetto, mi è scesa una lacrimuccia a ripercorrere il MIO PRIMO fuoripista fatto alla tenera età di 12 anni: tutt’attorno, ora che me la cavicchio, linee da inventare, tra alberi radi e vecchi impianti dismessi, cercando di stare sulle creste per non incassare troppo, con sci da 63 al centro e una neve da trattare delicatamente.
Qui c’era un lungo skilift (ora un bel canale): a 10 anni, me la sono fatta addosso, per il freddo.
Panorama innevato, con il sole che finalmente fa capolino…
Dove sarò sceso?
Giochi di luce tra nuvole e neve, fin sul paese incantato.
Boschetto ricco, mi ci ficco.
Vista sulla Laga.
Ed infine il mio RedBull: ravioli fritti ripieni di crema alle castagne e crema pasticcera (dio benedica il carnevale ascolano e le sue madri http://www.ilcarnevalediascoli.it/). La spinta giusta per pattinare fino alla vecchissima manovia per trovare la pistarella nascosta, non direttamente servita, utilizzata per gli allenamenti (altra scusa per sverginare altra pappetta bianca lì in zona).
Che dire? Dubito tornerò a breve lassù, perchè, a meno non si è in compagnia mista (sciatori bravi e meno bravi) ci si fa due maroni infiniti, limitandosi alle piste che da una certa ora in poi tirano fuori un fondo che più orrendo non si può (dossi ghiacciati), piene zeppe di tratti di lunghe pattinate (spesso in salita): inoltre il “fuori” è limitato a causa della conformazione a colline che finiscono sull’altipiano, con distanze quindi molto brevi.
I pregi sono i soliti dell’Appennino qui in zona: la vicinanza, la vista e, a chi interessa (a me poco) il cibo
Commovente, tornerò, magari finalmente con sci più consoni alla mia indole sempre meno da pista.
PS.: scusate per la qualità delle foto (ridotte per il forum tra l’altro), ma porto con me la piccolina e non la reflex in questi casi.
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