kronakina val di sole 2-6 gen 2010
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8 Gennaio 2011 alle 13:56 #229252marcopsModeratore
Dopo avere letto l’altro post devo assolutamente aggiungere il mio report. Eravamo tutti lassù, ma non ci siamo incontrati
Che altro aggiungere: freddo polare con temperature da far rabbrivideire un pinguino. Io soggiornavo a Ossana
(ho trovato un hotel veramente carino, con centro benessere, piscina e annessi ad un prezzo abbordabile a prezzo veramente basso, chiaramente paragonato alla media della valle).
Temperature diurne ferme a -6° e notturne a Campo Carlo Magno addirittura a -14° e a Campiglio a -12° !!!(maledetta idea di andare a far serata in una birreria).
In tre giorni ho girato in lungo e in largo tra folgarida, campiglio e pejo anche se le mie intenzioni erano di andare anche al Tonale, senonchè la temperatura leggermente bassa mi ha fatto desistere dall’affrontare i presumibili -20° del Passo.
Kronakina: arrivo la serata del 2, sistemazione e cena in hotel, passeggiatina in notturna al centro di Ossana per visitare la mostra di presepi allestiti lungo le vie del paesino.
Mattina del 3: fila interminabile a Marilleva 900 alla biglietteria della cabinovia, nonchè incantataggine della commessa abbinata a gente che più che fare uno skipass confessava i peccati della sua vita mortale… dopo un oretta in cui avevo fatto amicizia con un tizio di reggio emilia, il quale come me stava maledicendo il tipo che è stato 20 minuti in cassa, riesco a prendere la cabinovia… nuovamente un fila mostruosa. Sono da solo non devo aspettare nessuno mi metto nel punto in cui termina il carosello dell’impianto per cercare un “buco” in cui infilarmi: il destino vuole che la gente dell’italica penisola sia troppo abituata ad aspettarsi l’un l’altro e che debba salire per forza con i suoi compagni, per cui facilmente trovo posto nella cabina da 12 riempita per non più della metà . Arrivo a Marilleva 1200 sconvolto non poco dall’impressionante colata di cemento che la ricopre… gente ovunque e alla seconda cabina ancora fila… salgo dopo un bel po’… 3° impianto seggiovia 4posto e ancora fila… di questo passo non arriverò mai a Campiglio!
E invece una volta giunto all’orso via che si parte verso le assolate piste di Campiglio!
Sono stato ovunque tranne che sulla Direttissima Spinale che preferisco non affrontare da solo per l’unica paura di cadere e farmi del male.
Ho trovato solo una marea di incantati su tutte le piste e di gente davvero brava solo sulle nere!!!
Alcune foto:
al grostè il vento sollevava fiocchi di neve che luccicando nell’aria regalavano una sensazione unica
questa non la volevo vedere…4 gennaio: viste le temperature implacabili e il cielo sereno come non mai decido, purtroppo, di non andare al tonale e opto per un ripasso più approfondito dell’area Folgarida-Campiglio con puntate ripetute ai 5 laghi e alla pista gare, 3tre, Spinale, Pradalago, Fortini, zona cabinovia Commezzadura, nera di Folgarida (tra l’altro fortemente ghiacciata) e ritorno in hotel col primo skibus utile ma solo dopo aver fatto quasi TUTTE le piste!
5 gennaio: decido una capatina a Pejo che a detta del mio albergatore valeva la pena di una gionata, tra l’altro avrebbero aperto il nuovo funifor Pejo 3000!
Proviamoci, un bel giro sul nuovo impianto non me lo toglie nessuno, penso…
Per chi non ci fosse mai stato, in partica il comprensorio si basa su una cabinovia, 3 seggiovie e un nuovissimo funifor e segue una sola lunghissima pista di 8 km con alcune varianti, peraltro mal segnalate.
a parte la partenza degli impianti perennemente al buio e al freddo l’arrivo in cima è sorprendente e il posto sembra veramente immerso nel verde e nella natura più selvaggia (siamo ai margini se non all’interno del Parco dello Stelvio).
l’unica delusione è stato il funifor: purtroppo era ancora chiuso e un cartello avvisava l’apertura dell’impianto e della pista di ben 4 km per il 6 gennaio… mannaggia… comunque per una mezza giornata si è rivelato valido anche se un po’ palloso vista la ripetitività delle/a piste, ma favoloso dal punto di vista paesaggistico!
vi lascio con qualche foto della mitica val della mite
e di un incontro inconsueto!
il rientro nella giornata del 6 ci ha regalto un viaggio molto più breve, 5 ore al posto di 9, ma un discreto rialzo termico con febbre oltre i 38°, che sto ancora smaltendo. -
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