era ora!!!
E’ ufficiale, le Dolomiti sono da oggi patrimonio dell’umanità. Lo ha stabilito questa mattina a Siviglia l’Unesco.
La decisione sulla candidatura presentata dallo Stato italiano è stata presa all’unanimità dai 21 membri della commissione Unesco.
Alla proclamazione ha assistito la delegazione italiana guidata dall’ambasciatore all’Unesco Giuseppe Moscato e dal ministro all’Ambiente Stefania Prestigiacomo.
In sala esponenti delle realtà territoriali. Il grande sistema montuoso delle Dolomiti si estende su cinque province italiane: Trento, Bolzano, Belluno, Pordenone e Udine. Si tratta di uno straordinario monumento geologico e un mosaico di culture composto da comunità che parlano dialetti italiani, tedeschi e ladini.
Insomma, un comprensorio che ha tutte le carte in regola per entrare negli ambienti naturali e culturali protetti dall’Unesco. E così le Dolomiti sono diventate il 44esimo sito italiano iscritto nel patrimonio Unesco, ma anche il più grande in assoluto tra i siti del nostro paese.
La lunga e faticosa strada per il riconoscimento è partita nei primi anni Novanta, con una raccolta di firme promossa da Mountain Wilderness e Legambiente. Per questo le due associazioni, insieme alla CIPRA (Commissione Internazionale per la Protezione delle Alpi), si sono date appuntamento sabato 27 giugno nel cuore del Cadore, al palazzo Cosmo di Pieve, per un convegno che ha l’intento di rilanciare la sfida originale e individuare grandi obiettivi per uno sviluppo ecosostenibile delle Dolomiti.
Al summit ci saranno i responsabili regionali del CAI e delle associazioni dell’area dolomitica, le autorità locali, il direttore generale dell’Uncem Tommaso Dal Bosco, il presidente di Mountain Wilderness Fausto Destefani, il vicepresidente di Cipra Italia Luigi Casanova, il garante di Mountain Wilderness Internazionale Carlo Alberto Pinelli e il presidente nazionale di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza.
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