Il ciclo trecentennale di inverni rigidissimi
News › Forum › Forum Scimarche › Meteo › Il ciclo trecentennale di inverni rigidissimi
- Questo topic ha 10 risposte, 6 partecipanti ed è stato aggiornato l'ultima volta 16 anni, 10 mesi fa da marcops.
-
AutorePost
-
29 Gennaio 2008 alle 14:10 #228185marcopsModeratore
Curiosamente, si ritrovano, nella storia italiana degli ultimi mille anni, alcuni inverni straordinariamente rigidi intervenuti con un’alternanza di circa trecento anni.
09-01-2008 ore 20:17
La climatologia italiana prevede una stagione invernale magari anche perturbata, ma sostanzialmente mite.
E questo ben lo sanno gli abitanti dell’Europa Centrale e Settentrionale, che non hanno né una Catena Alpina in grado di proteggerli dalle invasioni di aria fredda, né un mare che le circondi addolcendo la rigidezza invernale.
Per questo, il nostro Paese era, e viene tuttora, visitato dal turismo europeo proprio durante la stagione fredda, per coloro che vogliono sfuggire al gelo ed alla neve.
Ma anche l’Italia ogni tanto fa eccezione, ed alcune fortissime ondate di freddo le abbiamo viste anche in tempi recenti (come nel 1991, nel 1985, oppure nel Sud ed Adriatico anche in anni più recenti e perfino nel corso della presente stagione invernale).
Tali grandi episodi di gelo tuttavia impallidiscono al racconto di taluni inverni veramente leggendari, che hanno investito il nostro Paese negli ultimi mille anni.
Uno di questi, ad esempio, è stato il terribile inverno del 1709, probabilmente quello che, in Trecento anni, ha fatto registrare le temperature più basse sull’Italia.
Quell’inverno, oramai celebre, vide il gelo dei più importanti fiumi europei, come il Danubio, il Reno, la Vistola, il Rodano, la Garonna, la Senna, il Po, e perfino il fiume Tago a Lisbona.
Gelarono inoltre i grandi Laghi di Costanza e di Zurigo, e, soprattutto, gelarono i porti mediterranei di Marsiglia, Genova e Livorno.
Si segnalò inoltre la morte di decine di migliaia di alberi, alcuni dei quali particolarmente resistenti al gelo, come meli, noci, ciliegi, nonché ovviamente viti ed ulivi.
La temperatura a Venezia, durante la bora, scese a -17,5°C.
Andando indietro di Trecento anni ritroviamo il gelidissimo inverno del 1408, forse il più freddo in Italia dell’ultimo Millennio.
Anche in questo caso nell’Italia centro settentrionale vennero uccisi dal gelo la maggior parte delle specie arboree (evento neanche sfiorato in inverni gelidissimi recenti, quali il 1956 o il 1985), oltre alle più "sensibili" colture della vite e dell’Ulivo.
A Firenze 60 cm di neve rimasero al suolo intatti per un mese e mezzo, mentre in Inghilterra il Tamigi gelò, ed il freddo durò per 14 settimane, con i ghiacci polari che scesero fino alle coste della Scozia!
E 300 anni prima, in pieno "Caldo Medievale", cosa era successo?
Ebbene, malgrado l’incertezza di notizie in un periodo non certo facile per gli Storici, sappiamo che un primo rigido episodio invernale capitò nel 1111, in Italia.
Un’invernata particolarmente rigida arrivò invece nel 1114-15, quando a Worcester il gelo perdurò per 9 settimane, gelarono tutti i fiumi inglesi, e gelarono tutti i laghi irlandesi, al punto da poter essere attraversati con carri.
Il fiume Po gelò in Val Padana l’inverno successivo, ma potrebbe in realtà trattarsi del medesimo inverno, vista l’incertezza delle date documentali.
Vi furono poi alcuni altri inverni molto rigidi negli anni successivi, come nel 1119, quando gelò la Laguna Veneta, con morte di viti ed alberi per il gelo, evento che poi si ripetè nel 1122-23, e, in seguito, dieci anni dopo, quando di nuovo il Po gelò da Cremona alla foce e morirono viti, ulivi e varie specie arboree.
Eppure eravamo nel cuore del periodo mite medievale, anche se il periodo più caldo resta quello compreso tra il 1010 ed il 1090, insomma, il Secolo XI per l’Europa, ed i due Secoli X ed XI per l’Italia, durante i quali non vengono segnalati inverni eccezionalmente rigidi.
Insomma, forse per motivi legati ad un ciclo solare di lungo periodo, o forse per altre motivazioni cicliche a noi sconosciute, le invernate rigide "leggendarie" sembrano seguire dei cicli di trecento anni, con un episodio particolarmente rilevante seguito, poi, da numerosi "strascichi" di episodi molto freddi.
A questo punto fatti due conti, nel 2009 potrebbe iniziare un nuovo ciclo, presentandosi con un’invernata rigida di storica intensità .
Tuttavia, negli ultimi trent’anni, curiosamente, gli episodi invernali particolarmente rigidi si sono ripetuti ad intervalli compresi tra i 5 ed i 6 anni.
Dopo l’ondata di freddo del Gennaio 1979, a distanza di 6 anni è arrivato il Gennaio 1985, e poi il Febbraio 1991.
Seguono, dopo 5 anni, il Dicembre 1996, poi, a distanza di altri 6 anni, l’ondata del 13 dicembre 2001, poi ne passano altri 4 e troviamo l’invernata 2005-2006, piuttosto fredda, anche se priva di episodi rigidi importanti, forse una maggiore assonanza la possiamo trovare con l’intensa ondata di freddo e di neve nel Meridione dello scorso Dicembre 2007 (sarebbero quindi passati 6 anni).
Anche gli inverni miti, del resto, sembrano seguire un ciclo di 6 anni, se consideriamo gli importanti episodi invernali miti degli anni 1982 – 1988 – 1994 – 2000 (inverno molto mite ma anche molto piovoso!), e 2006-2007.
Quindi la data per un possibile prossimo Grande Inverno, di storica portata, forse non sarebbe proprio il 2009, ma potrebbe collocarsi, per una combinazione di cicli, tra il 2011 ed il 2012.
Tuttavia queste non sono certezze, così come non è certa neanche la possibilità che si verifichi un inverno così particolare, si tratta solo di un’osservazione sulla ricorrenza di tali eventi, ma non supportate da una teoria che giustifichi tale periodicità .
Quindi, i lettori possono prendere queste elucubrazioni come un gioco, senza porvi sopra delle sovrane certezze!Avanti Savoia!
29 Gennaio 2008 alle 14:16 #241792FonzieMembroBello, io avevo sentito parlare invece solo di questo:
29 Gennaio 2008 alle 15:41 #241795marcopsModeratoresono 2 trend inversi… nel "mio" si parla di dati statisctici con ciclicità , nel "tuo" si dice invece di dati scientifici basati sulla attività solare (macchie solari) per cui saremmo nel culmine dell’attivitÃ
29 Gennaio 2008 alle 16:09 #241799fede21Partecipantequello di fonzie lo avevo sentito mentre il tuo marco mi giunge nuovo.
io mi accontenterei di inverni nella media con nevicate in mezzo alla settimana e bel tempo nei week end:cheer:
chiedo troppo?29 Gennaio 2008 alle 18:39 #241803danisciModeratorebeh fede forse chiedi il massimo!!!:cheer: :cheer:
30 Gennaio 2008 alle 12:49 #241837fede21Partecipanteavete visto gerusalemme? nevica nel deserto fra un pò e da noi fa caldo oggi a roma 20° e la mia allergia ai pollini da 2 giorni mi sta massacrando:(
speriamo arrivi presto anche da noi sta benedetta neve30 Gennaio 2008 alle 12:51 #241838EriolMembroIo è da domenica che sto malissimo per colpa dell’allergia…voglio il freddo e la neve o almeno un pò di pioggia.
30 Gennaio 2008 alle 13:20 #241844FonzieMembroEsatto Eriol!!! Allora hai il mio stesso problema :S
Tutti a Gerusalemme!!! Così gli diamo gli adesivi di Scimarche!!! :laugh:
30 Gennaio 2008 alle 17:43 #241865fede21Partecipantese avete occhi che lacrimano come se state piangendo e naso completamente attappato siamo sulla stessa barca:(
30 Gennaio 2008 alle 20:22 #241872marcopsModeratore30-1 Niente venti nè schiarite…
pensavo di guadagnarci qualcosina con sto fantameteo… fortuna che non ci ho scommesso sopra
30 Gennaio 2008 alle 23:11 #241868JonathanAmministratore del forumFonzie ha espresso, nel pieno possesso delle sue facoltà mentali, la seguente opinione:
Quote:Esatto Eriol!!! Allora hai il mio stesso problema :Sanch’io ho questi problemi allergici :dry: :dry:
dal prossimo anno chiameremo il sito allergiamarche.it :woohoo: :woohoo:
Scimarche.it - Ski and snowboard maniacs
-
AutorePost
- Devi essere connesso per rispondere a questo topic.