Il riferimento sarebbe a un esponente politico sarnanese di cui non cita mai il nome. “Da alcune settimane” continua Roselli “ha preso a cuore la vicenda della ristrutturazione del rifugio per farne una battaglia personale con l’Amministrazione Comunale. Il risultato? Ha creato talmente tanta confusione dietro l’intervento che alla fine, per cautela, la Procura ha sospeso i lavori in attesa di chiarimenti. Non a caso, tra molte difficoltà, i lavori erano iniziati da oltre un mese e tutte le autorità ambientali ed amministrative competenti avevano fatto i loro accertamenti di regolarità sui lavori senza rilevare problemi tali da giustificarne una sospensione cautelativa. Nessuno ha verbalizzato irregolarità tanto che i lavori sono proseguiti con vigore fino a quando l’esponente (e di questo ci sono numerosi testimoni) ha messo in dubbio le competenze di chi aveva rilasciato i permessi.
Un intervento così importante in montagna prevede un iter autorizzativo complesso e, a causa di particolarità normative relative ad un’ area del comprensorio di Sarnano, spesso prive di precedenti Amministrativi a livello nazionale. Gettare ombre sulle competenze amministrative è significato mettere una pietra tombale sui lavori nel Comprensorio di Sarnano. Infatti, una volta messe in dubbio le competenze con minacce e allusioni, nessuno degli Enti preposti aveva a disposizione una soluzione pronta per sapere chi e come doveva autorizzare i lavori. Della serie: visto che non riesco a fermare i lavori con le ispezioni, proviamo con la burocrazia!
La cosa che dispiace dell’episodio è che l’intero comprensorio di Sarnano, a causa del ritardo dei lavori, rischia di rimanere chiuso, con conseguente perdita di lavoro per 40 persone stagionali. Il blocco dei lavori, infatti, non consente l’apertura in sicurezza delle piste a causa dei cumuli di materiale che ostacolano i principali punti di passaggio degli sportivi.
Una grande occasione che rischia di sfumare. I finanziamenti pubblici ed un importante sforzo della nostra Società nella direzione di cambiare l’appeal turistico dell’area, pur nella limitatezza del Comprensorio, che vengono attaccati da un esponente politico locale, che rappresenta una parte di cittadini che sicuramente, chi in misura maggiore, chi minore, trarrà beneficio dal rilancio della Montagna. Un’autentica vergogna per Sarnano e, la cosa che stupisce di più, sull’argomento si pubblicano comunicati sui giornali a nome del partito che, in Regione ed in Provincia, ha profuso sforzi notevoli per finanziare i lavori di rilancio del Comprensorio. La domanda lecita è: ma costui rappresenta veramente il Partito o è una scheggia impazzita? Veramente il Partito sostiene chi distrugge il lavoro dell’Amministrazione Provinciale e Regionale?”
Distinti saluti
Mariangelo Roselli
Impianti di Risalita Santa Maria Maddalena
Società di gestione del Comprensorio Sciistico di Sarnano