Valerio Calzolaio (Ds) è il più papabile alla presidenza dell’Ente Parco di ROSALBA EMILIOZZI
MACERATA – C’è il Parco dei Sibillini nel futuro di Valerio Calzolaio? Sembra di sì. In una riunione a Roma tra Ds e Legambiente il nome dell’ex sottosegretario all’Ambiente era in pole position per il vertice dell’ente che dai tempi del professor Carlo Alberto Graziani non ha un presidente. Tuttora c’è un commissario straordinario, il forlivese Sauro Turroni, parlamentare verde per più legislature, a reggere le sorti del Parco nazionale di Monti Sibillini, 70 mila ettari di superficie su due regioni, Marche e Umbria, e quattro provincie (Macerata, Ascoli, Fermo e Perugia).
E proprio dalle volontà delle due regioni riparte il Parco. La nomina del presidente, infatti, spetta al ministro dell’Ambiente d’intesa con i presidenti delle Regioni e col parere positivo delle Commissioni parlamentari. Un percorso che porterebbe dritto a Calzolaio, parlamentare Ds per dodici anni. «Il mio nome circola anche per altre cose ribatte Calzolaio Il mio auspicio è che la gestione commissariale termini al più presto e che gli enti locali tornino a diventare protagonisti del Parco». Con lei? «Io ho concluso una lunga esperienza parlamentare e ora mi sto rilassando. Penso che ci siano tante figure adatte per questo ruolo, senza escludere il centrodestra se si tratta di una persona che per capacità possa fare bene al Parco. Credo che Marche e Umbria debbano essere sentite e che sia giusto giungere a una rosa di nomi». Ma lei è disponibile? «Non vorrei fare questa esperienza adesso» replica Calzolaio.
Nei giorni scorsi è circolato anche il nome di Massimo Marcaccio (Verde), assessore provinciale all’ambiente di Ascoli. E anche quello dell’ex consigliere regionale Assunta Maria Brachetta che oggi svolge un incarico nazionale in Legambiente.
Oggi la situazione non è delle migliori. Il Parco non decolla. Dal 2003 è commissariato. Sconta, come dice Calzolaio, «tre anni di malgoverno, dopo che Matteoli con scelte discutibili ha commissariato i dieci parchi d’Italia». Scegliere i presidente avrebbe comportato sentire le Regioni, con la figura del commissario questa procedura si by-passa. Anche il verde Pecoraro Scanio, però, con lo stesso metodo ha nominato un commissario (Turroni) per i Sibillini. Esperienza che durerà finché la politica non troverà un nuovo timoniere. Calzolaio è il nome con maggiori possibilità. Ma è un marchigiano e questo potrebbe essere un ostacolo. Perché tra le due regioni c’è una sorta di accordo per un principio di rotazione. Per dieci anni (due mandati consecutivi) il professor Graziani è stato presidente e qualcuno in Umbria lo considera un rappresentante delle Marche. Quindi, in questa tornata la poltrona toccherebbe a un umbro. Ma Graziani, come fanno notare altri, di marchigiano non ha nulla se non che insegna diritto civile all’Università di Macerata, vive però tra Roma e Firenze ed è arrivato al vertice dei Sibillini dopo essere stato, tra l’altro, consulente parlamentare per la legge quadro sulle aree protette. La sua appare più come una nomina nazionale.
Dal Messaggero del 26 Giugno 2006